Parliamo tanto di ottimizzazione SEO, ma spesso ci dimentichiamo che anche i font, in sito web fanno la loro parte e che scegliere un font molto particolare può creare problemi di visualizzazione e di lentezza.
I Google Fonts cosa sono
I google fonts sono fonts sono letteralmente tipi di carattere ed è un termine che si usa sia in informatica che in tipografia.
Esistono infinità di fonts e sfruttando la tua creatività anche tu potresti inventare il tuo e metterlo in libera circolazione sul web.
I Google fonts sono una selezione di fonts, sono tipi di carattere che Google ha scelto perché rispondono a determinate caratteristiche e che ha racchiuso in una libreria di libera fruizione per chiunque ne abbia bisogno.
Dove trovo i Google Fonts.
I Google fonts li puoi trovare a questo indirizzo –> Font di Google
Scegliere un font per un progetto non è mai una cosa semplice, a volte è ancora più difficile che creare testi o scegliere le immagini ma Google Fonts, ti mette a disposizione una serie di filtri che ti possono aiutare a restringere il campo sui tipi di carattere su cui concentrarti per trovare il tuo carattere perfetto.
Ad esempio puoi filtrare per macro famiglie di tipi di carattere (Serif, Sans Serif, Display, Handwriting, Monospace) ma non è sempre è facile filtrare per categoria proprio perché bisogna avere delle nozioni sulle categorie dei caratteri.
Le categorie di Google Fonts
Ti voglio aiutare a capire le categorie, o le macro famiglie in cui sono suddivisi i tipi di caratteri nella libreria di Google per renderti più semplice scegliere.
- Serif: sono tipi di caratteri contraddistinti dalle “grazie”. Le grazie sono dei piccoli prolungamenti dei tratti delle lettere del carattere. Come nell’immagine qui sotto
Vedi i trattini che sono alla fine delle “S” o che scendono dal “cappello” della “T” quelle sono le grazie.
I fonts Serif con le grazie dovrebbero avere la funzione di accompagnare la lettura delle parole e quindi rendere più facile e chiara e meno faticosa la lettura del testo. A
Personalmente a me le “grazie” fanno proprio innervosire, ma è un parere estremamemte soggettivo
- Sans Serif: letteralmente questi sono i caratteri “senza grazie” ovvero senza i trattini aggiunti alla linea del carattere. I caratteri hanno una linea molto fluida, come nell’immagine qui sotto
- Display: sono fonts un po’ particolari che vengono usati per attirare l’attenzione su un determinato messaggio, ma non vengono usati per scrivere lunghi testi. Ad esempio possono essere usati per scrivere i titoli. Sono caratterizzati dal poco spazio tra una lettera e l’altra
- Handwriting: Sono i fonts che ricordano la scrittura a mano. Mi sono sempre piaciuti molto, mi sembra che esprimano un po’ anche la personalità di chi esprime anche se su schermo. Ma in realtà ne viene un po’ compromessa la fluidità, la leggibilità e la chiarezza. Un esempio di Google Fonts della categoria Handwriting lo puoi vedere nell’immagine qui sotto
- Monospace: i caratteri di questa categoria Google Fonts hanno generalmente la stessa larghezza e riproducono visivamente i caratteri digitali o quelli della macchina da scrivere. Di seguito puoi vedere un esempio
Perchè scegliere i Google Fonts per il web?
Saprai bene quanto è importante che i siti siano ottimizzati in ottica SEO e che questo, in realtà significa preparare dei contenuti che rendano l’esperienza di fruizione dei contenuti facile, piacevole e utile per gli utenti.
NO, ancora una volta ti ripeto che ottimizzare un sito in ottica SEO non significa creare contenuti per i Motori di ricerca ma per gli utenti.
Scegliere un fonts dalla libreria di Google significa scegliere un font selezionato, di altissima qualità, con la garanzia che sia visibile su qualsiasi dispositivo.
Non ci si pensa mai ma se scegli Fonts non usuali non è raro incappare in una visualizzazione “sbagliata”, poco chiara e magari con le lettere tutte mescolate fra loro. Questo succede non solo nel web.
Mi ricordo che in un mio precedente lavoro avevo preparato una presentazione in Power Point con una versione di windows che nel mio Pc era completamente diversa da quella del PC della sala riunione dove dovevo presentare anche se entrambi i PC erano della stessa azienda e nella stessa azienda. Panico e paura perché me ne sono accorta un’oretta prima di andare “in scena”. Ma non è così scontato sapere che i font non è detto che siano uguali in tutti i dispositivi
Quindi non è obbligatorio “per legge” scegliere un Fonr di Google ma facendolo avrai la certezza di aver scelto un font testato e visibile in tutti i dispositivi.
Un’altra ragione per scegliere i Google Fonts è che essendo “approvati” da Google sono leggeri e performanti e quindi non appesantiscono il sito.
Attenzione però: scegliere un Google fonts non vuol dire scegliere un font particolarmente complesso perché per offrire una bella esperienza di navigazione all’utente bisogna tenere conto anche della chiarezza del font.
I Google Fonts sono gratis?
I Google fonts sono scaricabili e utilizzabili in modo libero. Sono soggetti ad una licenza Open Source quindi sono scaricabili, utlizzabili, divulgabili e anche modificabili.
Un’ottima ragione per usarli.
Quindi quando decidi di avviare il tuo progetto web, in particolare il tuo sito, blog o e-commerce ricordati che l’ottimizzazione, la velocità la User Experience passano anche dalla scelta del Font.
Vuoi una mano a scegliere, scaricare ed installare il font che hai scelto?